Ode to Aosta
By FARHA GUERRERO
Aosta, ti ho visitato per meno di una settimana e mezza; un tempo trascorso tra alte vette e una città murata che poggia ancora su una griglia romana. Augusta Praetoria Salassorum è il tuo antico nome, e presto sarò tra le tue rovine, questa volta non come turista, ma come qualcuno che vivrà in te per decenni, se avrò la fortuna di vivere quegli anni. Parlerò le tue molte lingue, sognando illusioni poliglotte di notte, e di giorno porterò la mia penna sulla carta nei tuoi caffè. A volte uno scrittore deve lasciare il luogo in cui è nato, anche se solo temporaneamente, attraversando gli oceani come fece Hemingway.
Il tuo nome, ora stampato sul nostra targa dell'auto, indica due case: BELLA BRITISH COLUMBIA e AOSTA. Un gesto forse infantile, ma non può uno scarno slogan definire la propria vita futura?